Struttura
Sarei intenzionato a demolire parte della mia abitazione di campagna (zona sismica 2b) e di ricostruirla, ampliandola. Dopo molti consulti, l’ingegnere strutturista mi ha progettato una struttura in cemento armato, con tetto in legno e tamponature in laterizio. Io avevo richiesto una struttura in Poroton® armato; l’ingegnere incaricato mi ha comunicato che la nuova costruzione, per dimensioni, non può essere costruita in tal modo. Nei fatti, si tratta di una cantina di 65 mq che dovrà essere ricostruita per 80 mq, resa agibile come open space, e posta in connessione con un ingresso ed un bagno di nuova edificazione, attraverso delle tramezzature. Leggendo qua e là in rete, mi è sembrato capire che il veto posto dal mio professionista non abbia alcun reale fondamento di ordine tecnico. Vi pongo dunque due quesiti:
1) è possibile realizzare quanto è nei miei propositi, evitando il cemento armato?
2) se così fosse, quanto si risparmierebbe in media sui costi di costruzione del rustico, calcolando manodopera e materiali (acciaio, in particolare)?
Vorrei sapere se è possibile avere qualche particolare di aggancio tra la muratura esistente e la muratura armata. Da precisare che la muratura armata poggia su una nuova fondazione e si tratta di un nuovo muro che ha bisogno di ammorsarsi alla muratura in conci di calcarenite laterale.
Ho un’abitazione su 2 livelli in muratura portante tipo Poroton® con mattoni da 30 cm; su una facciata ho intenzione di realizzare una copertura inclinata di 25 mq circa con travi in legno e tegole in cotto. Le travi in legno, in numero di 7, della lunghezza di circa 5 mt, altezza 20 cm e profondità 12 cm, verrebbero fissate singolarmente e direttamente da un lato (quello più alto) alla muratura in Poroton® tramite tasselli e piastre metalliche, dall’altra scaricherebbero tutte ad una quota più bassa su una trave in legno poggiante su tre pilastri in cemento armato.
La domanda è la seguente: la muratura in Poroton®, nello specifico portante, è in grado di reggere adeguatamente l’installazione delle anzidette staffe e l’ancoraggio delle summenzionate travi in legno senza incorrere in alcun rischio/pericolo strutturale?
Essendo il possessore di una casa costruita nel 2005 in Poroton® P800, a seguito del terremoto che ha interessato il centro Italia, vorrei sapere se ci sono già, come a L’Aquila e in Emilia, dei riscontri sul campo riguardo le costruzioni in Poroton® con muratura portante in zona sismica.
Sembra, per quello che ho letto, che sia a L’Aquila che nel terremoto dell’Emilia le case in Poroton® portante P800 anche senza muratura armata siano rimaste illese al sisma, cosa che per esempio non è stata per tanti edifici in cemento armato.
Vorrei sapere se anche in questa zona del centro Italia colpita dal nuovo sisma (Amatrice e dintorni) ci sono riscontri sul campo.
Mi capita spesso di progettare villette di 1 solo piano fuori terra con copertura leggera in legno senza solaio intermedio, in zona 4.
In questi casi la verifica al vento è più severa rispetto a quella al sisma e spesso non verificata in mezzaria dei setti meno caricati e più alti (350/400 cm al colmo della copertura) a meno di utilizzare spessori di 40 cm, decisamente esagerati per i manufatti in questione.
Anche utilizzando la verifica semplificata dovrei utilizzare blocchi di 400/12=35 cm.
Esiste qualche possibilità o deroga per non considerare il vento in questi casi di manufatti molto bassi e leggeri?
Si può fare un seminterrato in Poroton®?
E nel caso si volesse usare il mattone Poroton® contro terra quali sono le modalità più adatte per evitare entrata d’acqua e di umidità in genere?
Sto progettando una villa ad un piano con tetto a doppia falda in muratura portante Poroton® 800, vorrei delle conferme.
Mi trovo in zona sismica 2.
Vorrei sapere quanto può essere ampia un apertura in un muro portante.
Devo attenermi solo alle seguenti regole:
1) i setti murari devono essere 0.3×285=85.5 cm;
2) tra una apertura ed un’altra il setto deve essere 0.4×220=88 cm;
3) la realizzazione di aperture nelle pareti portanti deve collocarsi a distanza superiore ad 1 metro dall’angolo compreso lo spessore del muro;
oppure c’è un misura massima?
Devo realizzare un adeguamento sismico di un edificio esistente.
L’adeguamento prevede di lasciare circa il 50% delle pareti esistenti (mattoni pieni a 2 teste per 28 cm di spessore) e di realizzare il restante 50% in blocchi antisismici tipo Poroton® (siamo in zona sismica 3).
Il problema è il seguente:
Essendo il fabbricato ad un piano con pareti molto alte (min 4,50 m, max 6,50 m) devo rispettare la tab. 7.8.II (spessori minimi pareti resistenti al sisma) e se si lo devo fare solo per le nuove pareti?
Se vale per tutte le pareti (cosa che escludo) devo ispessire i muri o addirittura cambiare sistema costruttivo; se vale per le nuove pareti (come credo) allora devo usare un blocco da almeno 45 (45×12=540 H media con la presenza del cordolo sommitale).
Inoltre nello stesso paragrafo della Tab. citata si parla di distanza massima tra due solai non superiore a 5 m, vale anche in questo caso?
Inserendo un cordolo di piano a metà altezza, posso risolvere entrambi i problemi?
Devo verificare un edificio in muratura armata in zona sismica 3.
L’edificio su due piani con tetto a capanna rispetta tutti i requisiti di regolarità previsti dalle NTC 2008 per effettuare il dimensionamento semplificato ad eccezione di un aspetto:
l’altezza di interpiano dell’ultimo livello è superiore a 3,5 metri avendo una parete di spina che arriva a 4,50 m.
Posso considerare come altezza di interpiano l’altezza media in modo da avere circa 3,50 m e posso escludere nel calcolo dell’altezza i cordoli che si trovano al di sotto del livello di copertura avendo un tetto in legno?
Mi sembra assurdo non poter ricorrere al dimensionamento semplificato con oltre il 60% delle pareti alte meno di 3,50 m e con una copertura leggerissima in legno.
Avete qualche consiglio da darmi?
Potrei realizzare una cordolatura in piano a livello della gronda in modo che tutte le pareti siano più basse di 3,50 metri e poi proseguire le pareti di spina e quelle che formano il timpano in muratura armata o ordinaria?
Devo ristrutturare un cascinale tipico della pianura padana per creare una abitazione. Il cascinale è di inizio secolo con muratura a tre teste in mattoni pieni. È cosi composto: piano terra stalle, secondo piano fienile aperto.
Il tetto e i solai del primo piano verranno completamente rifatti, questo mi permette di avere i cordoli ad entrambi i livelli.
Devo tamponare con blocchi Poroton® le pareti del fienile al primo piano e si presentano due problemi:
1) da una prima verifica sismica e per problemi di eccessiva snellezza vista l’altezza, dovrei fare alcune pareti in muratura armata al primo piano. Posso ancorarmi nel cordolo del primo solaio con i ferri? è possibile avere muratura armata al primo piano e muratura piena vecchia al piano terra?
2) tralasciando la muratura armata, il fatto di avere una parete in blocchi Poroton® nuova sopra un parete esistente è corretto o sismicamente può dare problemi vista la maggiore rigidezza del Poroton® che sta sopra?