Snellezza muratura e doppio volume

Domanda

Sarei interessato a conoscere il parere di altri tecnici a riguardo del calcolo della snellezza di una parete portante in muratura, ai sensi del punto 4.5.III e tabella 7.8.II delle NTC 2008:
– l’altezza interna di piano “h” può essere valutata al netto dello spessore del cordolo di piano, misurando quindi dall’estradosso grezzo del solaio sottostante fino all’intradosso del cordolo sovrastante (cioè la reale altezza della muratura) o se invece bisogna comunque arrivare al suo estradosso: in effetti non si parla di altezza di interpiano;
– nel caso della parete di timpano di un tetto a falde si deve considerare l’altezza massima della parete o si può prendere invece l’altezza media?
– l’introduzione di un cordolo ad una quota intermedia tra quella sottostante in cui c’è il solaio di piano e quella sovrastante in cui si trova la copertura (non creando quindi un piano rigido, ma interrompendo comunque lo sviluppo altimetrico della muratura) consente di ridurre “h” fino a tale cordolo? (ad esempio se nella costruzione c’è un soggiorno con doppio volume in una casa a due piani).

Risposta

L’altezza h viene definita al §4.5.6.2 come “altezza interna di piano” e corrisponde all’altezza di interpiano, perciò è corretto misurarla dall’estradosso del solaio sottostante fino all’intradosso del cordolo sovrastante (cioè la reale altezza della muratura), come da Lei prospettato.
Nel caso di tetto a falde inclinate (con inclinazione standard), è generalmente possibile considerare h pari all’altezza media della parete di timpano.
L’introduzione di un cordolo a quota intermedia non permette di ridurre l’altezza h, che consiste nell’altezza interna di piano appunto. Sostanzialmente il solaio che si collega alla muratura tramite il cordolo costituisce un vincolo in particolare per le azioni fuori piano e permette di evitare fenomeni del secondo ordine. D’altra parte si ritiene che il limite imposto dalla normativa: “la distanza massima tra due solai successivi non deve essere superiore a 5 m” al §7.8.1.4 per la progettazione in zona sismica, risulti restrittivo anche alla luce dei risultati di recenti prove sperimentali condotte presso l’Università degli Studi di Padova in collaborazione con un’azienda produttrice ed il Consorzio POROTON® Italia; per approfondimenti si rimanda al seguente articolo:

Muratura armata: caratterizzazione meccanica con blocchi a ‘C’ e ad ‘H’

Categorie: Struttura
Domanda e risposta del 02/08/2012