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La costruzione di questo nuovo edificio residenziale in muratura armata a Moniga del Garda (BS) è riuscita a coniugare efficienza energetica ed economia di spesa e di gestione del cantiere.
La nuova unità abitativa monopiano si inserisce nel contesto urbano di Soncino (CR), a destinazione prevalentemente residenziale e prossimo a terreni agricoli.
Frutto della demolizione di un rustico con conseguente ricostruzione di una residenza bifamiliare di due piani fuori terra, l’edificio si presenta come un parallelepipedo caratterizzato dalla modularità delle distanze tra le aperture e dal rapporto pieni-vuoti.
Il progetto è consistito nella ristrutturazione totale e nell’ampliamento di una villetta residenziale degli anni 50.
Il progetto nasce dall’esigenza della committenza di spostare la propria attività sanitaria da un plesso ubicato nel centro storico di Arezzo a una nuova sede decentrata con lo scopo di avere una struttura nuova, più efficiente, sicura e facile da raggiungere.
L’abitazione si sviluppa ai margini del centro abitato con linee essenziali che permettono all’ambiente naturale di rimanere protagonista, limitando il più possibile l’impatto visivo dell’impronta umana e valorizzando le bellezze del territorio.
La residenza è collocata in una posizione di straordinario fascino e comprende quattro appartamenti caratterizzati da ambienti di pregevole fattura, luminosità e funzionalità con percorsi sinergici tra indoor e outdoor grazie all’integrazione con il rigoglioso giardino circostante.
Il progetto deriva dalla demolizione e ricostruzione, con lo stesso volume ma con lieve cambio di sagoma, di un rustico di inizio ‘900 non vincolato e con scarsa qualità urbana e costruttiva.
Il fabbricato a destinazione abitativa è sviluppato su due piani fuori terra con quadrilocali e bilocali e un piano seminterrato destinato ad autorimessa.
Il fabbricato di nuova costruzione prende il posto di uno stabile residenziale privo di vincoli e demolito.
Il recupero della “Corte rurale” è partito dall’idea di demolire e ridisegnare i volumi esistenti di un complesso tra il centro di Malo e la campagna limitrofa.
Il recupero dell’ex-complesso scolastico ha una valenza innovativa poiché concilia l’intervento urbanistico con quello sociale attraverso la riqualificazione urbana di uno spazio degradato e abbandonato, riattivando una risorsa presente sul territorio.
Il progetto riguarda la realizzazione di un nuovo edificio unifamiliare ad un piano fuori terra, composto da due corpi di fabbrica collegati tramite una serra di ingresso.
L’intervento è il primo di un complesso residenziale di tre edifici di proprietà della Cooperativa Edificatrice Ansaloni.
Questo nuovo edificio unifamiliare nasce dalle richieste della committenza di un ampio garage, vista la loro passione per le auto, di una zona giorno open space con vista sulla zona notte e di un’architettura moderna ma contestualizzata nella zona d’intervento.
Il progetto ha previsto la costruzione di diverse tipologie di fabbricati a uso residenziale: un fabbricato plurifamiliare di quattro appartamenti, uno bifamiliare e unità singole indipendenti con una scansione completamente isolata o di tipo bifamiliare o a schiera.
La villa è costituita da un unico volume con due unità abitative.
Il fabbricato unifamiliare, costituito da un’unica unità immobiliare disposta su un solo piano con copertura a tre falde, prende il posto di una casa degli anni ‘60 distrutta dagli eventi sismici del 2016.